Contatto con la Natura: 3 pratiche nel Bosco per operatori olistici

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Angelo D'Angelo

Barese di origini, adottato dal mondo, rinato nel Bosco… Da sempre ho amato la Natura di quell’amore viscerale che non ti sai spiegare. Perché la Natura può essere un’esperienza concreta da vivere…

Sei un operatore olistico e vuoi far crescere la tua attività per il tuo beneficio e quello delle persone di cui ti prendi cura?

Buone notizie: il contatto con la Natura può essere quell’ingrediente magico che ti aiuta a mettere insieme i diversi pezzi di ciò che fai in modo ordinato e coerente, così da dargli più chiarezza e forza.

La Natura, infatti, racchiude una dimensione spirituale molto vicina all’approccio olistico.

E sono ragionevolmente sicuro che l’avrai sperimentato anche tu nella tua vita.

Il punto è: come connettersi in modo profondo a quell’energia spirituale affine e riversarla nella tua attività olistica per farla crescere armoniosamente?

Io l’ho fatto (e continuo a farlo) per la mia attività olistica attraverso delle pratiche concrete che ho ideato frequentando il Bosco.

Oggi, voglio farti dono di 3 di queste pratiche, in modo che tu possa connetterti al Bosco e farlo tuo alleato per il bene della tua attività olistica e delle persone di cui ti prendi cura con questa attività.

Ma prima è doverosa una premessa.

Il contatto con la Natura è un ingrediente fondamentale solo se conosci questi 3 strumenti

Essere in contatto con la Natura, connettersi a Lei, divenirne parte e usare la sua energia (o come piace chiamarla a me: saggezza) per la tua attività olistica può accrescere le tue probabilità di far crescere la tua attività olistica a condizione che…

…tu abbia un’effettiva competenza nel campo olistico di cui ti occupi e soprattutto sappia padroneggiare 3 strumenti per gestire al meglio la tua attività.

Nello specifico, sto parlando di:

pianificazione (saper pianificare obiettivi e attività nel lungo termine);

organizzazione (saper organizzare i propri processi in modo da raggiungere quegli obiettivi);

marketing (sapersi promuovere in modo efficace per attirare nuovi clienti e incrementare i guadagni, senza i quali devi chiudere bottega).

L’energia della Natura e del Bosco ti aiuta a padroneggiare questi strumenti (se li hai acquisiti) secondo vibrazioni più elevate, che contemplano dinamiche superiori al solo profitto economico.

Dinamiche che ti servono per guadagnare il giusto valore rispetto a ciò che offri senza però mettere da parte il beneficio degli altri e il tuo contributo per il mondo.

Chiarito questo punto, vediamo insieme le 3 pratiche del Bosco

3 pratiche del Bosco per un contatto con la Natura più profondo

Svolgere queste pratiche, ti porta in una dimensione più profonda del semplice “andare nel Bosco”.

Il Bosco diviene non solo un luogo in cui trovare pace ma soprattutto un essere vivente a tutti gli effetti con cui relazionarti e da cui trarre quella grande saggezza di cui hai bisogno per il tuo grande progetto olistico.

 

Pratica 1: lascia il sentiero conosciuto

Molto spesso nella vita sei abituato a percorrere sempre le stesse strade perché danno tranquillità, sicurezza. 

Ogni tanto, però, è bene uscire dalla nostra zona di comfort, fare cose nuove, perché questo ti permette di venir fuori dai soliti circuiti mentali e vedere le cose da prospettive diverse.

Oltre che se fai sempre le stesse cose, ottieni sempre gli stessi risultati.

E dunque con questa pratica ti alleni a fare cose diverse per ottenere risultati diversi anche per la tua attività olistica.

In questa pratica dovrai lasciare il sentiero conosciuto e inoltrarti nel fitto del Bosco.

Un “effetto collaterale” positivo di questa pratica è che troverai un posto in cui stare in tranquillità, da solo con il Bosco, lontano dal rumore di altre persone.

Per questa e per altre pratiche o momenti che vivrai nel Bosco.

Ecco cosa devi fare

  1. cammina sul sentiero fino a quando non trovi un buon punto in cui inoltrarti nel fitto del Bosco;

  2. lascia il sentiero e inoltrati nel fitto del Bosco. 


 Non c’è bisogno di camminare fino al tramonto! 🙂

Un centinaio di metri sono più che sufficienti.

Anche se ti fermi a poca distanza dal sentiero, cammina comunque per almeno 2/3 minuti in modo che tu possa sperimentare il fatto di lasciare la strada conosciuta e fare una strada nuova, così come devi fare per ottenere risultati diversi con la tua attività olistica.

Una parte di te potrebbe spaventarsi, un’altra può vivere questa pratica come un’avventura in cui tu sei il pioniere che esplora strade che nessuno ha mai fatto.

Togli pure il freno a mano alla fantasia. Nella relazione con il Bosco (e in ogni relazione) il divertimento arricchisce.

Non dare troppo peso alla paura di perderti, il sentiero è a pochi passi da te. Ascolta la paura senza ingigantirla.

Magari, vai per gradi. Una volta rimani di fianco al sentiero. 

La volta successiva fai qualche passo più nel fitto.

E così via, fino a quando non sarai abbastanza confidente da stare sperduto nel fitto del Bosco.

In alternativa, se proprio non ti senti sicuro ad inoltrarti nel fitto del Bosco, porta con te un cordino o uno spago.

Attaccalo all’albero più vicino a sentiero e inoltrati in tutta serenità sapendo che per tornare indietro devi semplicemente seguire all’indietro il cordino.

Pratica 2: esplora il Bosco al buio

La vista è un senso molto invadente. Oserei dire invasivo.

Siamo così abituati a vivere tutto attraverso gli occhi che quando ci ritroviamo al buio, magari perché va via la corrente a casa, anche solo per un attimo, scatta qualcosa dentro di noi. 

E così, in questa pratica proverai a conoscere il mondo, nel caso specifico il Bosco, senza usare la vista.

In questo modo darai più spazio agli altri sensi e scoprirai una nuova dimensione di percezione.

Una percezione che ti aiuta a conoscere il Bosco sotto altri aspetti che vanno ad aggiungere informazioni a ciò che già conosci.

Dunque, questa pratica ti permette di connetterti più profondamente al Bosco.

Questa è una pratica preparatoria per affinare un particolare senso sottile: l’intuizione, quella capacità di sentire all’istante qual è la scelta giusta da fare.

L’intuizione, infatti, ci mette in comunicazione con la nostra saggezza interiore, quella parte di noi che saprebbe prendere le scelte migliori, senza sforzo…

…se solo la mente non si mettesse di traverso con i suoi ragionamenti contorti, invece di mettersi al servizio dell’intuizione.

Ciò che devi fare è:

  1. trova un luogo nel Bosco appartato, lontano dalle zone più frequentate (l’ideale è il fitto del Bosco);
  2. prendi un foulard o una sciarpa che dovrai portare con te nel Bosco per questa pratica;
  3. usala per bendarti e, comunque, tieni gli occhi chiusi;
  4. inizia piano piano a camminare tra gli alberi;
  5. fermati a toccare la corteccia degli alberi, a sentirne il profumo, accarezza le foglie, assaggiale se vuoi, ascolta i suoni che arrivano alle tue orecchie.
 

Alcune raccomandazioni:

  • fallo per almeno 10 minuti (per regolarti meglio, potresti impostare un timer o una sveglia);
  • non andare di fretta ma assapora ogni istante di questa meravigliosa esperienza;
  • metti le mani davanti per evitare di andare a sbattere la capoccia
 

Pratica 3: crea il tuo Bosco

Come percepisci il Bosco?

È importante capirlo, perché il modo in cui percepisci il Bosco fuori è il modo in cui tu decidi di guardarlo.

Cioè i filtri che la tua mente e il tuo cuore applicano al Bosco.

Conoscere quei filtri vuol dire anche conoscere il tuo bosco dentro, la tua interiorità.

Un ottimo modo per interiorizzare un’esperienza, un concetto, un incontro è creare qualcosa che lo riguardi.

Con questa pratica fai proprio questo nei confronti del Bosco. 

Crei il tuo Bosco. Cioè una rappresentazione del Bosco fuori, che, come abbiamo visto, è anche una rappresentazione del tuo Bosco interiore.

Lo farai in un modo particolare: un mandala naturale, un disegno geometrico che ti permette di entrare in uno stato meditativo.

Se non sai cosa sia un mandala, ti consiglio di cercare su Internet, ne troverai diversi esempi.

In poche parole, è un disegno concentrico che, a partire dal centro, si snoda in armonia verso l’esterno.

Comporrai il tuo mandala nel Bosco ma senza disegnare. Semplicemente userai ciò che hai a portata di mano: rami, foglie, ghiande, pietre, ecc.

Ecco cosa devi fare:

  1. recati nel Bosco in un luogo lontano dal sentiero principale;
  2. scegli un punto nel fitto del Bosco dove ci sia spazio a sufficienza per comporre a terra il tuo mandala;
  3. fallo con ciò che trovi nelle vicinanze: foglie, rami, pietre, ecc.
  4. inizia a comporre il tuo mandala disponendo gli elementi in modo concentrico;
  5. mentre lo costruisci, stai nel momento presente e focalizza tutta la tua attenzione nella costruzione del mandala;
  6. osserva la tua mente. Osserva i pensieri nella tua mente. Osserva le scelte che fai per comporre il tuo mandala: da quali elementi parti, come procedi nella costruzione, quale progetto guida la costruzione. Chiediti anche il perché di queste scelte.
  7. Quando hai finito di costruire il mandala, ringrazia il Bosco.

2 domande per aumentare la consapevolezza delle pratiche

Il solo fare queste pratiche ti aiuta ad avere un maggiore contatto con la Natura e il Bosco, che diventa un’energia potente da mettere a servizio della tua attività olistica.

Se poi, vuoi acquisire ancora maggiore consapevolezza e comprendere come trasformare l’esperienza vissuta in azioni concrete che migliorino gradualmente la tua vita lavorativa e privata…

ecco 2 domande che ti aiutano:

  1. quali emozioni, sensazioni, pensieri, intuizioni e insegnamenti hai vissuto durante questa esperienza?
  2. come puoi trasformare tutto questo in una semplice azione giornaliera (costante) che ti aiuti a migliorare la tua vita?

Uno strumento pratico per passare dall'introspezione all'azione

Con queste 3 pratiche hai già degli strumenti concreti che puoi mettere in campo sin da subito per approcciarti ad un contatto con la Natura più profondo.

Un contatto che ti aiuti a riconoscere quella energia affine al mondo olistico e trasformarla in azioni che portino beneficio per la tua attività olistica.

Sono pratiche semplici che non richiedono una grande preparazione.

L’unico ostacolo potrebbe essere quello di non avere un Bosco vicino.

Ti invito a superarlo e a spostarti anche di centinaia di chilometri. Anche se il sacrificio è grande, altrettanto sarà il beneficio.

Viceversa, se non sei disposto a fare della strada per qualcosa che può aiutarti a far fiorire la tua attività olistica, mi chiedo quanto tu sia realmente motivato nel far fiorire la tua attività.

Ad ogni modo, anche per venire incontro ai più pigri, ho preparato una meditazione speciale con cui rilassarti e rigenerarti come quando sei nel Bosco…

…anche se non sei nel Bosco.

Si chiama “La tua ghianda interiore” e ti aiuta a guardare dentro di te, dentro la ghianda per acquisire consapevolezza della quercia che diverrà.

Richiedi ORA la meditazione del Bosco “La tua ghianda interiore” (clicca qui)

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